Nel periodo storico in cui fu fondata la nostra Associazione nacquero molte Società di Mutuo Soccorso con lo scopo di aiutare i lavoratori nel momento del bisogno: i soci che si impegnavano a versare una quota associativa periodica, sapevano che con quella avrebbero finanziato la propria inattività in caso di malattia permanente o cronica e avrebbero, in qualche modo, assicurato la propria senilità.
In assenza di uno stato sociale che pensasse al sistema infortunistico e pensionistico, le Società di Mutuo Soccorso svolgevano questo primario ruolo di sostegno ai malati e ai pensionati. Rappresentavano per quel tempo un’idea tutta moderna di libertà, aliena da interessi, non legata ad alcun tipo di religiosità e con il fine principale dell’assistenza scambievole fra soci. In seguito si affiancarono altre finalità di tipo educativo culturale istituendo scuole serali e biblioteche.
Sul finire del 1800 nuove leggi cominciarono a delineare la nascita di uno stato sociale: nel 1898 nacque la Cassa Nazionale di Previdenza per l’Invalidità e la Vecchiaia. Nel momento in cui lo Stato cominciava ad assumere un ruolo crescente nella tutela dei lavoratori venivano meno le competenze che le SMS avevano svolto fino ad allora.
La Società di Mutuo Soccorso Rosignanese dette vita nel 1905 alla Società di Pubblica Assistenza che aveva lo scopo preciso di fornire il primo soccorso ai malati e di fare un’opera più propriamente socio-sanitaria.
Durante il periodo fascista l’associazionismo scomparve quasi completamente, in parte distrutto dalle camicie nere e in parte fagocitato dal regime stesso. Prima di abrogare le libertà individuali il fascismo pensò di togliere alle organizzazioni dei lavoratori le loro sedi politiche, sindacali e associative. Dopo la seconda guerra mondiale vennero riattivate molte SMS che erano state confiscate dai fascisti. Furono spesso i vecchi soci ad appropriarsi delle strutture ma in molti casi ciò non fu possibile perché tutte le proprietà del regime erano diventate proprietà demaniali.
Anche la Società di Mutuo Soccorso Rosignanese nel periodo fascista passò sotto il regime che ne affidò la gestione al podestà. Con la liberazione rientrò in possesso di ciò che era rimasto della Sede Sociale in quanto buona parte di essa era stata venduta.
Finito il conflitto bellico era ormai evidente il declino degli scopi iniziale della SMS che continuò tuttavia a sopravvivere. In tempi recenti la Società di Mutuo Soccorso Rosignanese ha ripreso energia convogliando le risorse del volontariato in compiti socio-culturali-ricreativi dandosi per scopo la salvaguardia, lo sviluppo economico e culturale del paese di Rosignano Marittimo.
Presidente onorario: Giuseppe Garibaldi
Anno di fondazione: 1874